Le persone che furono prese erano da cinquemila. Fatto l'accordo e promesso di pagar certo tributo, Assambei se ne tornò in Tauris, e infermatosi nell'anno 1478 se ne morí, lasciando quattro figliuoli, de' quali tre erano d'un'istessa madre, e l'altro era figliuolo di quella di Trabisonda, che i tre fratelli lo fecero strangolare, che potea essere d'età di 20 anni, e si divisero la signoria tra loro. Dopo il secondo fratello de' tre, nominato Iacob Patissa, fece patti insieme col primo, detto Marco, onde il terzo se ne fuggí, e Iacob si fece padrone entrando alla signoria l'anno 1479.
Nell'anno poi 1482, giunte che furono le genti in Amit, città principal di Diarbee, s'intese come li schiavi erano venuti in Orfa e l'avevano messa a sacco, facendo di grandissimi danni a tutt'il paese. Il capitano d'Assambei, deliberato d'andar a trovarli, passò con le sue genti alcuni monti che sono tra Amit e Orfa, ed entrò nella campagna d'Orfa, lontano d'Amit tre giornate. Il che avendo inteso gli schiavi si misero in ordine, e camminando ambidue gli eserciti l'un contra l'altro, finalmente vennero ad azzuffarsi: e durò la battaglia fino a mezogiorno, ributtandosi piú volte or l'uno or l'altro esercito; ma li Persiani alla fine rimasero vincitori, e tagliando a pezzi piú della metà de' Mamalucchi, con molti signori, e seguitando li Persiani la vittoria, andorno ad Albir, e pigliatolo insieme con molti altri castelli, e fatti di molti bottini, se ne ritornarono in Tauris, dove trovarono il lor signor Assambei esser morto, nell'anno 1487, la vigilia dell'Epifania.
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