Tomombei nuovo soldano, avisato della vittoria del Turco, lascia andare Algazeli contra i Turchi ch'erano in Gazzara; e Sinan bassà, andando per soccorrergli, s'affrontò con lui e lo ruppe; e 'l Turco si parte da Damasco e va in Ierusalem, dove fece limosine e sacrificio.
Cap. 21.
Di questa vittoria fu subito avisato il nuovo soldan del Cairo, ch'era il gran diodar detto Tomombei; e giunto Algazeli al Cairo, ch'era uomo valente nell'arme, domandò licenza per andar a Isar. I Turchi ch'erano andati a Gazzara se ne stavano fermi, e questi, partito dal Cairo con cinquemila Mamalucchi molto ben armati, facea cavalcar tutt'il paese. I Turchi di Gazzara stavan tutti con l'animo sospeso; nondimeno deliberorno di morire con l'arme in mano. In questo venne in animo al gran signore di soccorrere quelli di Gazzara, e cosí mandò Sinan bassà con quindicimila uomini. Algazeli, partito dal Cairo, giunse a Catia, e passato l'arena del deserto e arrivato a una caversera, over villa, dove alloggiò, ebbe nuova che Sinan era giunto a Gazzara: e avvegna che questo gli dispiacesse, non potendo mandare ad effetto il suo disegno, non si rimase però di far buon animo, esortando tutti li suoi a combattere valorosamente, promettendo loro la vittoria. E avendo messo ordine d'assaltare i Turchi la notte, questa deliberazione fu saputa da' nemici, e Sinan bassà fece ragunar la sua gente per far la giornata e voler vincere o morire, percioché altro non poteva seguire, trovandosi circondato da tanta moltitudine di Mori.
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