Questo fonte del battesimo è posto nel mezo della chiesa, ch'è dun fino alabastro, fatto come un gran mastebè grossissimo, d'intorno intagliato di diversi fogliami, tanto sottilmente lavorati che non potria esprimerli. Egli è coperto d'una bellissima cuba di marmo finissimo, la qual è sostenuta da sei colonne di marmo fino come cristallo, e anche queste colonne sono intagliate di belli e sottili lavori, e tutta la chiesa è lastricata di marmo. Di questa chiesa ora tutta la parte verso ostro è fatta moschea, e l'altra parte è nel medesimo essere che fu sempre, essendovi il convento dove stanziavano li sacerdoti, nel qual è una mirabil fonte d'un'acqua chiara com'un cristallo. Questa chiesa è tanto degnamente fabricata che propriamente pare un paradiso, tanti vi sono di belli e splendenti marmi, avendo colonne sopra colonne come il palagio di San Marco in Vinegia. V'è ancora il campanile dove stavano le campane, e in molte altre chiese vi sono li campanili senza le campane.
Questa città è molto abbondante d'acque, che in molti luoghi sorgono fonti; ed è parte in piano e parte in monte, cioè in un poggio nel mezo d'una gran pianura, intorno della qual nascono infinite acque dolci. Ell'ha sei porte ben guardate, co' suoi caporali e soldati, tenendo ogni caporal per porta dieci, dodici e venti compagni, e per ogni porta v'è una bella e gran fontana. Vi sono anche molti cristiani, e piú numero che macomettani, cioè cristiani greci, armeni, iacobiti, e de' quali ognun tiene la sua chiesa separatamente, officiandola come vogliono, senz'esser stimolati da' macomettani.
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San Marco Vinegia
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