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      Del castello Dedu; della magnifica città di Mirdino, edificata sopra un alto monte appresso una grandissima pianura; della città di Gizire, ch'è in isola e abbondantissima; di Asanchif, città reale e piena d'infinito popolo e di diverse sette, li due castelli della quale Custagialu, cognato di sciech Ismael, tenne assediati; e del mirabil ponte della detta città.
      Cap. 31.
     
      Or, seguendo il mio camino, da Caramit a una giornata si giugne a un castello bellissimo nominato Dedu, il qual è sopra un bel poggio appresso d'una gran montagna, e ha sotto di sé molte ville, ed è luogo molto ricco. Scorrendo piú oltre una giornata, si vede la magnifica città di Mirdino, che volge da quattro in cinque miglia di circuito ed è sopra un'alta montagna, con un castello tant'alto sopra la città che a gran fatica vi tirarebbe una balestra, ed è di circuito un miglio; il qual a chi da basso lo guarda par che metta paura, però che al piè, dov'è posto sopra la montagna, si veggono assaissimi sassi grandi come case, grebani e scogli, i quali mostran ognora di voler rovinare. A' piedi del castello è questa città, murata di grosse mura; e, com'ho detto, è posta in un alto monte, e dentro ha bellissimi palagi e moschee. Egli è ben vero che d'acque v'è carestia, perché l'acque di quel paese sono salse e poche: e se ciò non fusse questa saria la piú bella città del Diarbec, essendovi un aere tanto allegro e ameno quanto dir si possa. E questa città è posta tanto in alto che, standovi dentro e guardando a basso dalla parte verso levante, par che stia pendente com'una scarpa di qualche fortezza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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