Fa anche paura grande quando si guarda dal piè delle mura della città insino all'altezza del castello, il qual è tanto lontano ch'assomiglia al colore che si vede guardando in cielo: e ciò massimamente pare a coloro che sono nella pianura ch'è sotto la città verso levante. E la pianura comincia a Orfa e va scorrendo insino a Bagadet, e di lí s'estende fino a Gizire mirabile e grande. Questa città è molto piú abitata da cristiani armeni e iacobiti che da mosulmani, e ognuno officia nelle sue chiese secondo la sua usanza.
Da questa città camminando due giornate verso greco si truova un'altra città detta Gizire, abitata da' detti e da' Curdi, e da altre infinite e diverse sorti di gente. Ed è in isola, e il fiume detto il Set s'estende in quelle bande, accostandosi a un altro monte dove fabricano un bellissimo castello. Questa città è governata da un Curdo, ben però sottoposta a Custagialu Mahumutbec; ed è abbondantissima d'ogni cosa che si possa domandare. M'è parso di far menzione di questa città, avvegna ch'ella non sia per la dritta via di Tauris, però che viene a discostarsi a man destra dalla parte verso greco.
Ma, seguendo ordinatamente il viaggio di Tauris, dico che dalla detta città di Mirdino si viene a un'altra città nominata Asanchif in quattro giornate, la qual è regale e capo della provincia del Diarbec, ed è dominata da un signore detto sultan Calil, il qual è curdo e ha una sorella di sultan sciech Ismael per moglie, ed è capo di assai signori curdi che stanno in quelle bande.
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