Vi sono anche molti cristiani armeni, gente piú cattiva che macomettani, e non tanto in questo luogo, ma per tutta la Persia dove se ne truovino. Per mezo questa città passa un fiumicello, onde tutta la città viene a esser abbondante d'acqua. V'è anche nel castello una fonte la quale, ben ch'ella mandi fuori poca acqua, nondimeno sodisfà a' lor bisogni; e il verno ognuno raccoglie molta quantità di neve, e mettendola nelle cisterne se ne servono poi la state.
Questo curdo Sarasbec che signoreggia questa città non fa molta stima di sultan sciech Ismael, il qual, stando io in Tauris, mi ricordo che molte volte lo mandò a chiamare: ma egli non si fidò mai d'andarvi, onde sciech Ismael vi mandò un suo capitano, nominato sofí Zimammitbec, con circa seimila uomini a cavallo, i quali, essendo giunti appresso a Bitlis due giornate, furno sopragiunti da una staffetta, con un comandamento del signore al capitano, che se ne ritornasse subito alla volta di Tauris. Egli, rivoltatosi con la sua gente, se ne venne da sciech Ismael, il qual era tutto turbato e pieno di sdegno, perciò che Usbec detto Casilbas era corso sul paese suo, danneggiandogli il territorio di Iesel. E avendo deliberato di vendicarsene, fece adunar tutte le sue genti a piede e a cavallo, incamminandole contro il detto Casilbas, il quale è del parentado del gran Tamberlano, che signoreggia la Tartaria e Curidin e confina fino in Sammarcant. Quel che di ciò poi seguisse mi riserbo a ragionarne in luogo piú opportuno, e particolarmente raccontare il tutto; fra questo mezo tornerò al mio primo proposito.
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