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      Da questo luogo camminando tre altre giornate si truova Merent, ch'anticamente fu gran città, come si vede per gli edificii antichi, ed è posta in una bellissima pianura, con molti fiumicelli e giardini assai, e dentro v'è solamente un borgo con un bazzarro. E scorrendo piú oltre tre giornate si vede una bella e gran pianura, circondata da gran montagne, nel mezo della quale è una gran terra nominata Coi, che ne' tempi antichi fu una gran città, come pel circuito di molti edificii si vede. In questo luogo anticamente (e oggidí ancora s'osserva) era costume di ragunar le genti, quando li re persiani volevan uscir con esercito in campagna.
      Questa città prima era rovinata, ma poi che sciech Ismael è successo nel regno, egli ha cominciato a rifabricarla e n'ha rifatta una gran parte: e fra l'altre cose è stato fatto un gran palagio, il quale con vocabolo persiano è detto Doulet chana, che vuol significare la casa graziosa. Questo palagio è tutto murato di mattoni, grandissimo, con un arin tutt'insieme; dentro vi sono molte sale e camere, ed è fatto in un volto, come sarebbe dire in un solaro, e ha un bellissimo e gran giardino. Ha poi due porte con due magnifiche corti degnamente fabricate, e quest'entrate sono simili a due chiostri di convento di frati; avanti la porta che sta verso ponente vi sono tre torrioni fabricati in tondo, e ciascuno d'essi volge otto passa, e d'altezza sono da 15 o 16 passa. Questi torrioni sono fatti di corna di nanfroni cervi, e si giudica che nel mondo non ne siano altretanti; e appresso i Persiani queste cose sono riputate molto magnifiche, onde per magnificenza hanno delle corna di quelli animali murato tutti questi tre torrioni, però che tutte quelle montagne sono alpestre e piene di salvaticine; e sultan sciech Ismael porta il vanto co' suoi baroni d'aver ammazzati tutti li detti animali.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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