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      E veramente sciech Ismael piglia grandissimo piacere delle caccie, e per mostrar ch'egli č valente cacciatore, ha fatto fabricare le dette tre torri, e sta molto piú volentieri in quel luogo e con molto maggior dilettazione che in Tauris, per esservi luoghi molto accommodati alle caccie. In questa cittā si fanno anche assaissimi cremesini, per esservi alcune radici rosse, che si cavano dalla terra con vanghe e con zappe, e poi sono portate in Ormus, e le adoperano in far tinta rossa in molti luoghi dell'India.
      Da questo luogo a una giornata si truova una terra nominata Merent, ch'č picciola, dalla qual a un'altra giornata č anche una picciola terra detta Sofian, posta nella pianura di Tauris, a canto d'una montagna: č bel paese, e ha molti giardini e fiumicelli. Di qui poi si giugne alla nobile e gran cittā di Tauris, dove fu l'assedio di Dario re di Persia, che poi da Alessandro Magno fu soggiogato e distrutto, e dove sempre č stata la sedia de' re persiani: quivi dimorava sultan Assambei, e dopo lui Iacob sultan suo figliuolo. Questa gran cittā č di circuito circa 24 miglia, a mio giudicio, e senza mura d'intorno come Vinegia. Dentro vi sono grandissime memorie de' palagi de' re ch'hanno signoreggiato la Persia; vi sono abitazioni molto magnifice. Scorrono anche per entro due fiumicelli, e di fuori mezo miglio dalla parte di ponente v'č un grosso fiume d'acqua salsa, il qual si passa per un ponte di pietra. In ogni contrada e canto d'essa vi sono fontane, che vengono per acquedotti fabricati sotto terra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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