E per tutta la contrada si vede la moschea, e anche chi fusse un miglio lontano chiaramente può vedere questi due quadri, i quali sono per ogni lato tre passa, e la porta che s'apre e serra è di larghezza tre passa e d'altezza cinque, ed è d'un grosso legname tagliato a forma di tavole, coperto di lame di bronzo grandi gettate in forma, ben lavorate a fogliami e indorate. Dinanzi la porta principale della moschea vi corre un fiumicello, con volti di pietra per i quali passa il fiume. Nel mezo dell'edificio v'è una gran fonte, ma non per natura quivi surgente, ma fatta dall'arte, perciò che l'acqua vien menata per un certo condotto per il quale s'empie, e per un altro si vota, secondo che a loro piace. Questa fonte è di longhezza cento passa e altrettanto di larghezza, e nel mezo ha due passa di fondo, dov'è fabricato un bellissimo capitello, o vogliamo dir cuba, sopra sei colonne d'un finissimo marmo, tutto a fogliami di dentro e di fuori lavorato. E l'edificio è antichissimo, ma il capitello è fatto nuovamente; e v'è un ponte, che va da una parte della fonte diritto al capitello. V'è anche un bellissimo battello, simile a un buccintoro, nel qual molte volte sultan sciech Ismael soleva, mentre era giovane, com'anche suol far al presente, entrar con 4 o 5 de' suoi baroni, e co' remi in questa fonte pigliarsi piacere.
Né di questo voglio dir altro, ma passerò a raccontare di due grandissimi olmi, sotto ciascuno de' quali starebbero piú di 150 uomini: e in questo luogo si fanno prediche, manifestando e dichiarando la nuova fede over setta sofiana.
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Ismael
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