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      Usano di mangiare quasi tutti carne di castrati, ch'è molto delicata al gusto; la carne di manzo appresso di loro è vilissima, pure dal popolo minuto se ne mangia. Il lor pane è di frumento, bianco come latte. Hanno pochi vini, pur vi si trovano vini vermigli, come sono groppelli, e vini bianchi, di colore e di sapore di malvasia. Vi sono anche assaissimi pesci, che si pigliano in un lago discosto dalla città una giornata, il qual è salso come quelli di Vastan e di Van: ma non sono di natural sapore di pesce, anzi tengon un stran odore e sapore di solfo. In questo luogo vi vengon anche portati molti schenali, minori di quelli ch'escono del mar Maggiore, ma sono perfetti; vi vien anche caviaro bonissimo: e gli schenali e il caviaro son portati dal mar Caspio, lontano da questo luogo nove giornate, da un castello detto Maumutaga. Com'anche da questo mare vi vengono morone fresche grande come uomini, e sono di tanta perfezione che sono migliori che la carne de' fagiani, e non ve ne vengono mai se non il verno, però che la lor stagione dura solamente due mesi. Vi sono anche frutti comuni, come per tutt'il mondo: nocelle poche, olive delicatissime; né vi si truova olio né aranci né limoni, ma sí ben pomi d'Adamo. Questi frutti, che mancano al tempo del verno, ve ne son portati da Chilan, ch'è una picciola provincia nella riviera del mar Caspio, vers'ostro, lontana dal mare da venticinque miglia. Questa città è anche ornata di molti giardini, ne' quali vi son erbaggi comuni, come erbette, verze, verzotti e cappucci, che somigliano a quelli che vengono in Vinegia, rape e carotte; le radici sono picciole; magiorana, petrosemolo e rosmarino.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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