V'è anche una brutta usanza, la qual è stata sempre, ch'ogni mercante che tien bottega in bazzarro paga un tant'il giorno, chi due aspri, chi sei, e chi un ducato, secondo le loro facende: cosí a tutti li maestri di qual si vogliano arti è limitato il pagare secondo le loro condizioni, com'anche le meretrici che stanno al luogo publico sogliono pagar secondo le lor bellezze, però che quanto son piú belle tanto piú sono tenute a pagare. Ma molto piú degli altri che ho detto è questo maladetto, disonesto e orrendo costume, che puzza fino al cielo; e ben di qui si comprende la sceleraggine loro: che v'è un publico luogo e scuola di sodomia, dove parimente secondo le lor bellezze pagano il tributo. Tutti questi denari che si cavano sono a beneficio particolare dell'appaltatore, né si fanno differenze da' cristiani a' mosulmani in andar a donne da partito.
Oltre di ciò, queste gabelle hanno la tariffa, che li cristiani pagano dieci per cento d'ogni sorte di mercanzia, venga pur da che parte si voglia; li mosulmani non pagano se non cinque per cento d'ogni cosa: e se non vendono in Tauris, e che le robbe siano per transito, non si paga per cento, ma si pesa la soma ligata, e pagasi tanto per cento. In una soma che sia da ducati quaranta o quarantacinque di spesa, o sia robba sottile over grossa, è limitato tanto per cento. Di tutto quel che nella città si compra, egli è ancor limitato quanto s'abbia da pagare secondo le sorti delle mercanzie, e tutto riscuote l'appaltatore. Nel tempo ch'io era in Tauris, stava in quest'officio uno nominato Capirali, e aveva le dette gabelle di ducati settantamila.
| |
Tauris Tauris Capirali
|