Questa città è molto mercantesca e vi sono sete d'ogni sorte, grezze e lavorate; vi capita del reubarbaro, muschio, azzurro oltramarino, perle d'Orimes d'ogni carattada, specie d'ogni sorte, lacca d'ogni bellezza, endego fino, panni di lana di ogni sorte, d'Aleppo, di Bursa e di Constantinopoli, perché di Tauris sono levate sete cremesine e portate in Aleppo, in Turchia, e tutti i lor ritratti sono di panni e d'argenti.
Descrizione del palagio regale ch'Assambei fece fabricar fuori della città di Tauris.
Cap. 8.
Avendo io ragionato assai longamente delle molte condizioni di questa città, non mi par che sia ragionevole di lasciare adietro di raccontare d'un bellissimo palagio, il qual il magnanimo sultan Assambei fece fabricare: e avvegna che nella detta città ve ne siano di molti, e grandi e bellissimi, fatti da' re suoi antecessori, nondimeno questo senza dubbio avanza tutti gli altri; e tanta fu la magnificenza d'Assambei, che insino al dí d'oggi nella Persia non è stato re alcuno che l'abbia pareggiato.
Il palagio è fabricato nel mezo d'un grande e bel giardino, tanto fuori della città che solamente un fiumicello vi corre di mezo dalla parte di tramontana, e parimente nell'istesso circuito v'è fabricata una bellissima e gran moschea, con un bello e ricco spedale congiunta. Il palagio in lingua persiana è chiamato Astibisti, ch'appresso di noi si direbbe otto parti, perciò ch'egli ha otto cantoni. È d'altezza da trenta passa, e volge da passa 70 in 80, di forma tonda, a otto cantoni, i quali sono compartiti in quattro camere e quattro salette, e ogni camera ha la sua saletta attorno attorno dalla parte di fuora via, e il resto del palagio dentro resta tondo in una mirabil cuba.
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