E questo è il luogo dove Assambei solea dar audienza.
E scostandosi dal palagio un tiro d'arco, v'è fabricato un arin a piè piano, ed è tanto grande che commodamente vi stariano mille donne in diverse stanze; e fra l'altre è un luogo grande com'una sala, ch'ha tutte le mura lavorate d'oro e di smalto, che paion proprio smeraldo, e di molti altri colori. Il cielo di questo arin è lavorato d'oro e d'azzurro oltramarino. In questa sala vi sono molte camere da ogni lato, e tutte le porte sono superbamente lavorate d'oro e d'azzurro, con molti brevi di lettere fatte di radici di perle, e con molti bei fogliami; e pel mezo di questa sala scorre un fiumicello d'acqua chiarissima, il qual è largo un braccio e altretanto è di fondo. Da una parte di questo arin v'è anche una loggietta di quattro passa per ogni quadro, ed è molto magnificamente lavorata di smalto, d'oro e d'azzurro oltramarino a fogliami, cosa veramente molto onorevole. In questo luogo dimorava la regina con le damigelle, a far lavori con l'ago, secondo la lor usanza.
E in vero sarei troppo longo e troppo tedioso s'io volessi andar raccontando ogni cosa del palagio e dell'arin, che sono in un istesso giardino, e vi s'entra per tre porte: l'una è dalla parte di ostro, l'altra da tramontana, la terza di ver levante. Quella di verso ostro è murata in volta con mattoni, e non molto grande, la qual entra nel giardino, rimanendo 'l palagio un tratto d'arco lontano; ed entrato nella porta, da passa quindici da man sinistra vi si truova una loggia, ch'è di longhezza un tiro d'arco e di larghezza passa sei, che da un capo all'altro ha banchi di lastre d'un finissimo marmo, con una spalliera, cioè a somiglianza di spalliera, con un lavoro di fogliami di rilievo di smalto di diversi colori, tanto degnamente fatto ch'a vederlo è maraviglioso; il cielo d'essa è tutto lavorato d'oro e di smalto.
| |
Assambei
|