Questo figliuolo avea nome Ismael, ed era d'età di tredici in quattordici anni, molto gentile e cortese. E parmi che 'l papà col qual Ismael stava sapeva alquanto d'astronomia, onde conobbe con l'arte sua che questo giovanetto dovea aver gran signoria: però il papà in secreto l'onorava molto, e tanto l'accarezzava quanto a lui era possibile. Fecegli anche chiaramente conoscere la nostra santa fede, e ammaestrollo nella Scrittura sacra, facendogli conoscere che la setta macomettana era vana e trista.
In capo di quattro anni venne volontà ad Ismael di partirsi d'Arminig, e andossene in Chilan, dove stette un anno in casa d'un orefice, che fu grand'amico di suo padre, e lo tenne secreto e molto ben ricevuto e onorato. In questo tempo questo figliuolo secretamente scrisse molte volte in Ardovil a certi personaggi nobili, che già furono amici di suo padre, e fra lor ordinarono molte cose: e in capo dell'anno deliberorno vendicar l'onta di suo padre, e insieme con l'orefice congregarono da diciotto in venti uomini, ch'erano della setta sofiana, per andar secretamente a pigliar un castello nominato Maumutaga. E parmi che Ismael aveva ordinato a dugento uomini d'Ardovil, amici di suo padre, che dovessero venire armati in un luogo appresso il castello, in una valletta piena di canne, e quivi dovessero star nascosti. E come fu dato l'ordine, Ismael cavalcò da Chilan co' suoi compagni e venne a Maumutaga, e correndo con molta furia alla porta del castello ammazzò le guardie e serrò la detta porta.
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