Nel castello erano poche genti, le quali tutte furono tagliate a pezzi, eccettuando i putti e le donne. Ismael poi montò sopra una torre e fece un segno che fra loro era ordinato, e quelli dugento cavalli con molta fretta entrarono nel castello, e poi tutti insieme uscirono in un borgo ch'era di sotto il castello, e ammazzavano quanti innanzi gli venivano, saccheggiando tutt'il borgo e portando nel castello tutti li bottini ch'aveano fatti, dove stava l'orefice con dieci compagni per guardia della porta.
Questo castello di Maumutaga è molto ricco, per esser porto e scala del mar Caspio: tutte le navi che vengono da Strevi, da Sara e da Masandaran, e cariche di mercanzie per Tauris e per Sumacchia, si discaricano in quel luogo. Ismael trovò nel borgo del castello gran tesoro, che tutto dispensò a' suoi sofiani, non si tenendo per lui cosa alcuna. Sparsesi la fama per tutt'il paese come Ismael, figliuolo di Secaidar, aveva preso il bel castello, e tutto quello ch'egli aveva trovato avea donato a' suoi soldati e compagni: e per questa fama d'ogn'intorno gli correva gente, e chi non era sofiano si faceva, per andare a servir il cortese Ismael, con speranza d'aver doni da lui, laonde in pochi giorni congregò piú di quattromila sofiani, che tutti si ragunarono a Maumutaga. Questa nuova andò ad Alumut e parvegli molto strana, e volse mandar le sue genti a Maumutaga; ma fu disconsigliato, per esser fortezza inespugnabile, né si può aver per battaglia né meno per assedio, perché chi l'assedia da terra non può fare effetto alcuno, che 'l mare gli è aperto.
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