Muratcan, figliuolo di Iacob sultan, vien contra Ismael per torgli il regno, ma venuto a far giornata riman vinto, essendogli tagliato a pezzi tutto l'esercito, e se ne fugge in Bagadet.
Cap.16.
Essendo Ismael sultano in Tauris, Muratcan, sultan di Bagadet, con un esercito di trentamila combattenti si mosse per venir in Tauris e torgli il regno, che a lui s'aspettava. La qual cosa intendendo Ismael, mosso da grande sdegno, congregò i suoi baroni e i suoi soldati, e uscito fuori di Tauris con le sue genti nella bella pianura intese che Muratcan veniva con molta prestezza, pensandosi di far gran guadagni. Questo Muratcan fu figliuolo di sultan Iacob. Onde Ismael pregò tutti i suoi baroni e soldati che ciascun volesse portarsi virilmente; pregò anche quei signori iberi che volessero esortare i lor soldati, come fecero quando fracassarono tutt'il campo di Alumut: cosí ciascuno gli prometteva, e parevagli un'ora cent'anni di venire alle mani. Essendo già giunto Muratcan nella pianura di Tauris con l'esercito suo, poco lontano dal campo d'Ismael sultan, fermossi appresso d'un picciolo fiume per rinfrescar li suoi soldati; Ismael ne venne dall'altra riva, e quivi accampossi: e cosí stando ambidue gli eserciti s'invitavano sfidandosi all'arme, dicendosi villania l'un l'altro. Sul mezogiorno Muratcan facendo animo a' suoi soldati contra gli nimici sofiani, e il simile facendo Ismael sultan dall'altra parte, alla fine Muratcan fece tre schiere di tutti i suoi; e vedendo Ismael il modo e proceder del nimico, fece anch'egli due schiere del suo esercito: una fu degli Iberi, ch'erano novemila, l'altra di sofiani, e separata l'una dall'altra ordinarono i caporali come nelle battaglie conviensi, e tutto quel giorno e la notte seguente ambidue gli eserciti stettero su l'armi.
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