Carabacdac è una campagna che volge piú di mille miglia, nella qual v'è un bel castello chiamato Canar, ch'ha sotto di sé molti villaggi: e quivi si fanno le sete che da questo luogo sono chiamate canare. Ismael vi stette da otto giorni per rinfrescar le sue genti, per esser paese molto abbondante. In questo luogo egli fece due capitani: uno fu Lambec, l'altro Bairambec. Questo Bairambec è quello che prese il castello di Van, come di sopra ho detto, ed è cognato d'Ismael, il qual ha tre sorelle maritate in tre baroni: il primo è Bairambec, il secondo è Custagialutbec, il terzo sultan Calil, ch'è signor d'Asanchif. Fatti li due capitani, Ismael gli mandò all'impresa di Sumacchia, dando loro la bella città. Ed essendovi andati, li detti capitani la ritrovarono tutta vota, che tutti erano fuggiti nel castello Culustan, il qual è grande com'una città e inespugnabile, perciò ch'è posto sopra un alto monte: e il re del paese v'avea messo un bell'uomo per castellano, a lui molto fedele, e parmi che 'l detto castellano avesse ordine dal suo re che, se Ismael veniva in persona a Sumacchia, gli dovesse consegnare il castello Culustan, ch'è separato dalla città per spazio di mezo miglio. Or, veduto Bairambec e Lembec ch'ognuno s'era ritirato nel castello, pigliorno partito con diecimila valent'uomini d'assediarlo, perché d'ogn'intorno era fortissimo né da alcuna parte si poteva combattere, e massimamente non avendo appresso di loro ingegni da far trabucchi né artiglierie.
Stando questi capitani all'assedio, Ismael si partí da Canar e se n'andò a Maumutaga, e subito gli fu dato quel castello, perché i cittadini non volsero aspettar la battaglia, avendo essi un'altra volta provato il furore e la crudeltà: Ismael cavò di esso molta ricchezza, e tutto donò a' suoi soldati.
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