Non è da preterire con silenzio la provisione che fece il detto duca, vedendo essi essere grandissimi imbriachi e per imbriachezza restar di lavorare e di far molte altre cose che gli sariano state utili: fece un bando che non si potesse far né cervosa né vin di mele, né usar fiori di bruscandoli in alcuna cosa, e con questo modo gli ha fatti mettere al ben vivere.
D'una terra chiamata Cassan. De' Moxii popoli, e della religion e viver loro. Di Novogradia città. Di Trochi e Lonin castelli. D'una terra detta Varsonich. Di Mersaga e Brandinburg città. Del re di Zorzania; della fertilità, costumi e abiti di quel paese. D'una terra detta Zifilis.
Cap. 13.
Possono ora esser 25 anni, pagavano i Rossiani per il passato tributo all'imperator tartaro; di presente hanno soggiogata una terra chiamata Cassan, che in nostra lingua vuol dire caldiera, la quale è sul fiume Erdil, andando verso il mar di Bachú a man sinistra, lontana dal Mosco cinque giornate. Questa terra è mercantesca, della quale si tragge la maggior parte delle pellettarie che vanno al Mosco, in Polonia, in Prusia e in Fiandra: le qual pellettarie però vengono da parte di tramontana e greco, dalle regioni di Zagatai e di Moxia, i quali paesi di tramontana sono posseduti da' Tartari, che per il piú sono idolatri, cosí come ancora sono i Moxii.
Ho qualche pratica delle cose de' Moxii, e per tanto dirò della lor fede e condizione quello che io intendo. Certo tempo dell'anno sogliono torre un cavallo, il quale essi mettono nella campagna, a cui ligano tutti quattro i piedi a quattro pali, e similmente la testa a un palo, fitti in terra.
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