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      Poi furon portate piatene assai con altre confezioni: queste otto ordinò a cui si dovessero dare, nel numero dei quali io fui il primo; valevano per certo da quattro in cinque ducati l'una. Il resto fu dispensato fra gli altri secondo la condizion loro. Il seguente giorno lo ritrovai sedere insieme con persone piú di 15000, e i principali tutti avevano tende di sopra il capo, e da cinque over sei stavan avanti il signore in piedi, e il signor comandava loro dicendo: «Andate a vestire i tali e i tali», nominandogli. I quali andavano da quei tali e gli levavano da sedere, e gli menavano ai paviglioni dove erano li vestimenti, e gli vestivano secondo la lor condizione: e ad alcuni davano le dette selle, ad alcuni altri davano cavalli, li quali, a mio giudicio, furono da 40; li vestimenti circa 250, fra i quali fui ancora io.
      Fatto questo vennero alcune femine, e cominciarono a ballare e a cantare insieme con alcuni che sonavano. Eravi su uno tapeto un cappello a guisa d'un pan di zuccaro, il quale aveva per sopra frappe e baronzoli al modo di cappelli de zubiari, e poco lontano stava uno a guardar quel che comandava il signore, il quale mostrò a chi doveva esser posto in capo quel cappello: e incontinente colui lo tolse e andò dinanzi a quell'altro, il quale si levò in piedi e, cavatosi la sessa, si mise quel cappello, che certo non era uomo di buona vista che non fusse paruto un brutto e deserto, e avendolo in capo venne avanti al signore ballando come sapeva. E il signore fece di atto a quello che stava lí in piedi e disse: «Dagli una pezza di camocato», ed egli si tolse questa pezza e menavala attorno del capo di colui che ballava col cappello e degli altri uomini e femine, e dicendo alcune parole in onor del signore la gittava avanti li sonatori.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136