La rassegna delle genti ch'erano col signore, col numero de' padiglioni, cameli,
muli e mandrie d'animali e piú altre cose.
Cap. 14.
Fu fatta in quel tempo la mostra della gente e degli animali, in questo modo: in una campagna grandissima fu circondata da cavalli, che l'uno toccava la testa dell'altro, con gli uomini su, parte armati e parte no, una superficie circa di 30 miglia, li quali stettero cosí dalla mattina insino a 24 ore. Era qualcuno ch'andava sopravedendo e facendo la descrizione: non però che togliesse in nota il nome né i segni de' cavalli, come si suol fare di qua, ma solamente domandava chi erano i capi, e guardavano il numero e com'erano in ordine, e scorreva. Io con un famiglio, scorrendo presto, andavo contando con alcuni grani di fava, i quali gittavo nella scarsella quando avevo numerata una cinquantina. Fatta poi la mostra feci la descrizione, e trovai il numero e qualità dell'infrascritte cose, le quali metterò secondo l'ordine ch'io ho in scrittura: padiglioni 6 mila, cameli 30 mila, muli da soma 5 mila, cavalli da soma 5 mila, asini 20 mila, cavalli da conto 20 mila.
Di questi cavalli circa duemila erano coperti di certe coperte di ferro a quadretti, lavorati d'argento e d'oro, legati insieme con magliette, le quali andavano quasi in terra; per sotto l'oro avevano una frangia. Gli altri erano coperti alcuni di cuoio al nostro modo, alcuni di seta, alcuni di giubbe lavorate tanto densamente ch'una freccia non l'avria passate. Le coperte da dosso dell'uomo erano tutte nel modo d'una delle soprascritte di ferro.
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