Paga tributo al signore Assambei; lavora lavori di seta assai. I mercanti che vanno de l'India in Persia, o di Persia in India, in buona parte danno di capo in quest'isola. Il signore si chiama soltan Sabadin: manda certe sue barche alla via dell'India a pescar ostreghe da perle, e ne prendono assai; ed essendo io ivi, due mercanti che venivano da l'India capitarono ivi con perle, gioie, lavori di seta e specie.
In questo colfo Persico mette capo l'Eufrate, fiume nominatissimo, sul quale circa sei giornate in suso è Bagadeth, cioè Babilonia vecchia, la quale è stata famosa, come ciascuno intende, se ben di presente in gran parte è distrutta: può far da fuochi diecimila, ed è abbondante del vivere. Ha de' frutti, come sariano dattali, pistacchi e altri simili, in gran quantità e molto buoni, fra li quali si ritrovano cotogni del sapore e grandezza delli nostri. Trovasi eziandio pur cotogni i quali non hanno quel duro di dentro che suole avere il cotogno, ma sono al mangiare come sariano peri ghiacciuoli, dolcissimi. Truovasi una sorte di pomi granati non troppo grandi, ma per la maggior parte con la scorza sottile, i quali si curano come si curano le narancie, e nelli quali né piú né meno si possono cacciar li denti come si faria in un pomo, imperoché non hanno quelle tramezadure in mezo, eccetto che un poco nel fondo: il sapore è misto di dolcezza con alquanto di garbetto, e sono o senza quel poco legnetto che hanno gli altri dentro del grano, o con cosí tenero che non si sente in bocca, né è bisogno di sputar niente fuora piú di quel che è chi mangiasse uva passa.
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