Sí che potemo intendere a quanto mala condizione si ritrovano i cristiani che abitano ivi intorno. Questo fu del 1486.
Dirò di Derbent una cosa la qual par maravigliosa: da una porta andando a questo luogo insino sotto le mura, si trovano uve e frutti d'ogni sorte, e specialmente mandole; dall'altra porta non sono né frutti né arbore alcuno, eccetto che cotognari salvatichi, e questo dura per dieci, quindici e venti miglia da quel canto, e ancora piú oltra. Vidi, essendo in quel luogo, in un magazino due ancore di ottocento e piú libre l'una, che mi dimostra nel passato essere stati usati in quelle parti navilii molto grossi; al presente le maggiori ancore che si trovano sono 150 per insino a 200 libre l'una.
Come il signor Assambei andò contra la Zorzania e, depredati alcuni luoghi, venne in composizione col re di quel paese e col re Gargara, che confina con lui. Di Tiflis e Gory, luochi della Zorzania. Di Scander, Loreo, Gori. Del monte Noè. Del castello detto Cagri.
Cap. 27.
Avendo narrato fin qui quelle cose che appartengono a quelle regioni, delle quali una parte ne ho udite, ma la maggior parte con gli occhi proprii ho vedute, ritornerò a Tauris, e narrerò quello che feci col signore Assambei, il quale, partendosi da Tauris, fece sparger voce di voler andar contra l'Ottomano, quantunque io per segnali che vedevo non lo credessi. Eravamo in tutto, quanto posso stimare, uomini da fatti a cavallo da 20 in 24000, uomini da fatti a piedi da quattro in cinquemila, uomini che venivano per sussidio del campo circa seimila; di donne, putti e famigli non dico altro, per averne detto sufficientemente di sopra.
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