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      Giunto ch'io fui al signore mi fece dar quelli balassi, e guardandone uno diligentemente fui dimandato dal signore Assambei quel che valeva quello; e rispondendogli: «Signor, egli vale 4000 ducati», ei se ne rise e disse: «Sono molto cari nel tuo paese, non voglio balassi ma voglio danari». Le anime che in quel tempo furon tolte de' detti luoghi dicevano esser da quattro in cinquemila. I luoghi i quali noi scorressimo furono a man manca, verso la region di Gorgora: Cotathis, castello del re Pancrazio, il quale ha una terricciola sopra un monticello con un fiume davanti che si chiama il Fasso, già nominato Phasis, che mette nel mar Maggiore, e si passa per un ponte di pietra assai grande; Scander, castello assai forte, e giornate quattro lontano da Gori, il qual ha un fiume assai grande.
      Poi, passata un'alta montagna, ritornammo nel paese d'Assambei, il quale è nell'Armenia maggiore, e tre giornate lontano ritrovammo il castello Loreo, quattro giornate lontano dal quale trovammo il monte di Noè, quello dove l'arca dopo il diluvio si riposò, il quale è sopra un monte altissimo, che ha una gran pianura che può volger due giornate: continuamente il verno e l'estate ha neve su; davanti del quale è un monte picciolo, anch'egli carico di neve. Due giornate lontano è un castello nominato Cagri, e questo è abitato dagli Armeni d'ogn'intorno, i quali fanno alla catolica; e ha piú ville intorno, che tutte fanno alla catolica, e monasterii, il principal dei quali si chiama Alengia. Ha da cinquanta monachi osservanti della regola di San Benedetto; dicono messa al modo nostro nella lor lingua.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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