Adí 31 entrammo in Messariza, prima terra del detto re di Polonia, picciola e assai bella, con uno castelletto.
Adí II aprile 1474 giugnemmo in Posnama, non avendo trovato luogo niun da conto: la qual terra è certo degna d'esser commemorata, sí per le belle strade come case, ed è terra dove capitano assai mercanti.
Adí 3 ci partimmo di lí per andare a trovar la maestà del re; cavalcando per la detta Polonia non trovammo terre né castelli da farne gran menzione, e d'alloggiamenti e d'ogni altra cosa è molto differente dall'Alemagna.
Adí 9 entrammo in una terra che si chiama Lancisia, e fu il sabbato santo, dove trovai la maestà del re Casimir, re di Polonia: e per due cavallieri sua maestà mandò a ricevermi, avendomi dato alloggiamento assai convenevole secondo il luogo; e per quel giorno, che era il dí di Pasqua, come era ragionevole non andai da sua maestà.
Adí 11 da mattina mandò a presentarmi una veste di damaschin negro, chiamandomi da sua maestà, e per esser cosí lor costume, con la detta vesta indosso me n'andai, accompagnato da molti uomini da conto, e fatte le debite riverenze e salutazioni gli presendai il presente mandatogli dalla nostra illustrissima Signoria, e dissi quanto m'accadeva. Volse che io desinassi con sua maestà. Usano mangiar quasi a nostro modo, benissimo apparecchiando e abbondantemente. Finito il desinare, tolsi commiato da sua maestà e tornai al mio alloggiamento.
Adí 13 mandò a chiamarmi un'altra fiata, e fecemi risposta a quanto io avea detto ed esposto per nome della mia illustrissima Signoria, con tante umane e cortesi parole che conferma quello che per noi si dice, che già assaissimi anni non si è trovato mai piú giusto re di lui.
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