Adí 25 partimmo di lí, e la sera venimmo a una villa chiamata Aitomir, tutta fabricata di legnami, col suo castello; e partiti di lí, tutto il dí 29 cavalcammo per boschi molto pericolosi, per esservi d'ogni condizione d'uomini tristi, e non trovando la sera alloggiamento, dormimmo nei detti boschi, senza cosa alcuna da mangiare, e mi convenne tutta la notte far la guardia.
Adí 30 venimmo in Belingraoch, castello bianco, ove era la stanzia della maestà del re, e lí alloggiammo con gran disagio.
Adí primo maggio 1474 fummo in una terra chiamata Chio over Magraman, che è fuori della detta Rossia, la quale era governata per uno chiamato Pammartin, Pollacco catolico: egli, intesa la mia venuta per le guide del re, mi fece dare un alloggiamento assai cattivo, secondo il paese, e mandommi della vittuaglia assai convenientemente. La detta terra è a' confini della Tartaria, dove capitano pur delli mercanti con pellatarie portate della Rossia alta, e con caravane passano in Capha, ma a modo di castroni spesse volte sono presi da' Tartari; è terra abbondante di pane e di carne. La lor usanza è la mattina fino a terza far le lor facende, e poi ridursi nelle taverne e star fino alla notte, e spesso fanno di molte brighe come gli ubriachi.
Adí 2 il detto Pammartin mandò molti de' suoi gentiluomini a convitarmi, e volse ch'io andassi a desinar con lui. Fatte le debite salutazioni, mi fece molto grandi offerte, facendomi sapere che per la maestà del suo re gli era stato comandato che mi dovesse onorare e guardarmi da ogni pericolo, e che mi dovesse dar il modo ch'io passassi la campagna di Tartaria fino a Capha.
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