Mostrò aver piacere. Mi fece dapoi di molte strane dimande, per le quali compresi che quel ghiotton della guida che mi aveva condotto gli aveva dato ad intendere ch'io avevo gran cose: e in vero, se cosí avesse trovato, non usciva mai di quel luogo. Li detti scrivani di quelle mie poche cose che scrissero tolsero quello che piacque loro, e per forza volsero ch'io le donassi al lor re. Nel prender commiato, lo pregai che mi dovesse dare una guida che mi accompagnasse sicuro fuor del suo paese: e cosí mi promise, dicendomi che mi faria far anco una lettera ch'io andaria sicuro per tutto il suo paese. Con questo mi parti' e venni sotto il detto arbore, facendo instanzia con quello scrivano di aver la lettera e la guida: la qual finalmente ebbi, ma con grandissima fatica.
Adí 14 mi parti' dal detto re e ritornai al casale dove era la mia brigata, la qual teneva per certo che io non dovessi piú ritornare, per le male relazioni che per il detto prete le aveva dato del re: e quando mi viddero parve loro di vedere il messia, e d'allegrezza non sapevano quello che facessero. Il povero prete mostrò aver piacere, e apparecchiommi da mangiare. La notte dormimmo il meglio che si poté; e ne fece un poco di pane per portar con noi, e dettene un poco di vino.
Adí 15 circa terza partimmo de lí con la guida, camminando per boschi e per montagne terribili, paese maladetto, dormendo la notte in terra appresso qualche acqua ed erba; e per li freddi facevamo fuoco.
Adí 17 giungemmo in una terra del detto re chiamata Gorides, posta in una pianura, con un castello di legname sopra un colle; passale una gran fiumara d'appresso, ed è luogo assai convenevole.
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Gorides
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