Per la guida fu fatto saper a quel governatore il giugner mio, e subito mi fece intrar in una casa dove, aspettando di aver qualche buona accoglienza, di lí ad un poco mi mandò a dire che 'l re gli scriveva che io gli dovessi dare vintisei ducati, e alla guida sei. E io maravigliandomi dissi questo non poter essere, perché il suo re mi aveva fatto buona accoglienza, e che io lo aveva presentato di ducati settanta, con molte altre parole che nulla mi valsero: e ancora che io non volessi, mi convenne darglieli. Mi tenne fino adí 19, che mi licenziò: io stavo con gran fastidii, percioché pareva che quelle bestie non avesser mai visti uomini. Questo paese della Giorgiania è pur un poco migliore della Mengrelia, ma nei costumi e nel vivere tengono un medesimo modo, e cosí nel credere e nel celebrare. Ne fu detto, quando fussimo giú di una gran montagna, che in un bosco vi era una gran chiesa dove era una nostra Donna antiqua, e vi stanziano piú di quaranta caloiri: e dicevano ch'ella faceva molti miracoli. Non volsi andarvi, per il desiderio grande ch'io avevo d'uscir di quel maladetto paese, che certo lo passai con grande affanno e pericolo, che a dir tutto saria longo e al lettor fastidioso.
Adí 20 partimmo del detto luogo di Gorides, pur per montagne e per boschi, trovando alle volte qualche casa dove prendevamo qualche vettovaglia, e andavamo a riposare in qualche luogo dove fusse acqua ed erba per i cavalli; il nostro letto era su l'erba fresca: e cosí facemmo di continuo per li paesi della Mengrelia e della Giorgiania.
| |
Giorgiania Mengrelia Donna Gorides Mengrelia Giorgiania
|