Pagina (716/1136)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il giorno poi sequente conferí con sua magnificenzia quanto mi accadeva: il signore, inteso ch'ebbe della mia venuta, mandò suoi schiavi a ricevermi con presenti di vettovaglie.
      Adí IIII novembre 1474 la mattina per suoi schiavi fussimo chiamati dal signore nella stanza dove stava, ed entrati in una camera col magnifico messer Iosafa, dove era sua signoria con otto dei suoi baroni, li quali mostravano d'esser uomini di auttorità, e fatta la debita riverenza secondo il lor costume, esposi l'ambasciata per nome della mia illustrissima Signoria e gli appresentai la lettera di credenza. Compiuto quanto io aveva da dire, mi rispose con brevità, quasi scusandosi che la forza l'avea fatto andar in quelle parti. Dapoi mi fece sedere appresso quelli suoi baroni, dove fu portato da mangiare in vero abondantemente delle vivande secondo la loro usanza, ma ben apparecchiato, sedendo sui tapeti come usano. Mangiato che avemmo, salutammo sua signoria e ritornammo alli nostri alloggiamenti.
      Alli 6 fossimo chiamati, e fecemi mostrar gran parte de' suoi alloggiamenti dove stava, che erano in mezo d'un campo dove correva una fiumana, luogo molto dilettevole. Era una parte fatta in modo d'una cuba, dove era dipinto il modo ch'egli mandò a tagliar la testa a soltan Busech, mostrando che Curlumameth lo menava con una corda: il qual fu quello che fece far le dette stanze. Ne fece poi far collazione di buone confezioni; tornammo alle nostre stanze senza dir altro. Stemmo in questo luogo di Spaan con sua signoria fino alli 25 del detto, e nelli detti giorni molte volte fussimo chiamati da sua signoria, dove mangiavamo senza dirne altro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Iosafa Signoria Busech Curlumameth Spaan