Cosí me n'andai a casa, dove avea apparecchiato tutto per la mia partita: ma Marco volse ch'io desinassi prima con lui.
Adí XXI gennaio 1476, desinato ch'io ebbi col detto Marco e con li miei, certo onorevolmente, tolsi commiato da lui, ed entrati nelli nostri sani col nome di Dio ci partimmo. Li detti sani sono quasi a modo di una casa, e con un cavallo davanti si strascinano, e sono solo per i tempi del ghiaccio, e a ciascuno conviene aver il suo. In questi sani vi si siede dentro con quanti panni si vuole e si governa il cavallo, e fanno grandissimo cammino, e portansi anche dentro tutte le vettovaglie e ogn'altra cosa necessaria. Circa il patriarca d'Antiochia, cioč frate Ludovico, il qual era stato ritenuto per il signore per conto di esso Marco, io mi adoprai tanto che fu lasciato, e dovevamo venir di compagnia: ma, visto che non mostrava averne voglia, mi parti' solo con la mia compagnia, e mi fu dato un uomo del signore che mi accompagnasse, con comandamento che me ne fusse cosí dato uno di luogo in luogo per tutt'il suo paese. La sera alloggiammo tutti a un casale molto strano, e ancor ch'io conoscessi che conveniva patir di molti altri discommodi e disagi, per gran freddi e ghiacci ch'erano in quelli paesi, e per aver a camminar di continovo per boschi, mi pareva perň ogni discommodo commodo né temevo di cosa alcuna, tanto era il gran desiderio ch'io avevo d'uscire di quei paesi e costumi: onde io non pensavo ad altro che camminar giorno e notte.
Adí 22 partimmo dal detto casale, e camminando di continovo per boschi, con grandissimi freddi, dal dí detto fino adí 27, che arrivammo a una terricciuola chiamata Viesemo, e di lí partimmo, pigliando di continovo guide di luogo in luogo.
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Marco Marco Dio Antiochia Ludovico Marco Viesemo
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