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      E benché felicissimamente ci succedessero tutte le cose, e ancora che noi vincessimo, piú anime forse si perderebbono che non se n'acquisteriano alla fede di Cristo, imperoché i Turchi, benché fussero vinti e soggiogati, con tutto ciò rimarrebbono nella lor infedeltà, e di molte centinaia di migliaia appena ci saria speranza che uno o due si convertissero a Cristo. Ma per questa unione de' Moscoviti molte centinaia di migliaia d'anime, senza ferro e senza sangue, con poca spesa e senza molta fatica alla greggia di Cristo si ridurrebbono. Lascio molte cose che sono di grandissima importanza in darci aiuto contra la rabbia turchesca, delle quali piú opportunamente parleremo di sotto.
      Mi pareva adunque di dover far cosa utile e grata alla Santità Vostra se, ragionando prima del dominio de' Moscoviti, quasi da tutti i cosmografi e istoriografi nostri non conosciuto, della grandezza dell'imperio loro e verso che termini del mondo sia posto, e dei costumi di quella gente, io brevemente scrivessi alcune cose, le quai già per curiosità di aver cognizione del mondo intesi d'alcuni mercatanti de' nostri, anzi da mio padre e fratelli, quali appresso i Moscoviti gran tempo hanno vivuto e son pratichi della lor lingua, della loro scrittura, dei lor costumi e paesi: ed esaminandole con la regola della cosmografia le riducessi insieme; e oltra di ciò io toccassi brevemente quelle ragioni per le quali apparisse speranza non vana di poter far questa cosí gran cosa facilissimamente, aggiugnendo alcune cosette le quali non mi son parse inutili circa il modo di mandarle ad esecuzione.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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