Per la qual cosa non posso a bastanza maravigliarmi de' nostri geografi, che sono tanto sfacciati che senz'alcuna vergogna narrano cose incredibili dei monti Rifei e Iperborei, dai quali vogliono che naschino i sopradetti fiumi. Né anche troveremo esser piú vero quasi tutto quello che i piú riputati di loro hanno detto dell'una e dell'altra Sarmazia e di tutta quella region settentrionale, se le loro descrizioni fussero poste in comparazione co' viaggi che hanno fatto gli uomini de' nostri tempi, la qual cosa io mi sono sforzato di fare.
Della selva Ercinia, degli arbori ch'ella produce, della gran copia del mele, e della natura di quegli uomini.
Cap. 5.
La selva Ercinia, sparsa per tutti quei paesi, in assaissimi luoghi fa boschi spessissimi, e per tutto dà del legname abbondantissimamente per uso dell'uomo e gran commodità agli abitatori. Appresso di loro molto piú grande e piú selvaggia ch'appresso di noi, ella è abbondante di pini d'incredibile altezza, de' quali uno saria a bastanza per far l'arboro a una delle grandissime nostre navi da carico. Produce querce e roveri molto piú belli di tutti li nostri e piú atti a far ogni lavoro di legname, i quali, segati e pianati, rappresentano una certa vaga grazia e varietà di colore, a guisa del nostro ciambellotto. Di questi, fra l'altre mercanzie, li nostri mercanti ne portano gran copia, i quali appresso di noi si comprano cari, ancora ch'abbiamo grande abbondanza dei nostri legnami. Ivi si raccoglie gran copia di mele, facendone l'api per tutto negli arbori senz'alcuno studio umano.
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