Nella Dividna entra il fiume Iuga, e in una punta dove i fiumi si congiungono è una nobil terra mercantesca nomata Ustiuga, lontana da Moscovia, città regale, 600 miglia. In Ustiuga sono portate dai popoli permii, pecerri, inugri, ugulici e pinnagi preziose pelli di martori, di zibellini, di lupi cervieri e di volpi negre e bianche, e le cambiano con diverse sorti di mercanzie: ma i zibellini piú stimati per la tenera bianchezza dei delicati peli, de' quali a' nostri tempi se ne fodrano le vesti de' principi e se ne cuoprono i delicati colli delle matrone, acconci di modo che rappresentano l'imagine di quell'animale vivo, li conducono li Permii e li Pecerri, ma essi anche da piú lontane genti, le quali son vicine all'oceano, li ricevono di man in mano. Li Permii e li Pecerri poco avanti i nostri tempi a uso di pagani sacrificavano agli idoli, ma ora adorano Iddio Iesú Cristo. Agl'Inugri e Ugolici si perviene per aspri monti, che forse anticamente furono i monti Iperborei, nella sommità de' quali si pigliano falconi eccellentissimi: e di questi ve n'è una sorte bianca, di penne macchiate, che la chiamano herodio; vi sono anche de' girifalchi, nimici degli uccelli chiamati ardee; vi sono de' sacri e de' peregrini, de' quali nell'uccellare la delicatezza degli antiqui principi non n'ebbe notizia.
Oltra di questi popoli ch'ora ho nominato, che danno tributo ai re di Moscovia, vi sono dell'altre nazioni ultime di tutte, per niun certo viaggio di Moscoviti conosciute, non essendo alcuno arrivato all'oceano, ma solamente udite per fama e per relazioni de' mercanti, il piú delle volte favolose.
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