Questa è la piú nobile di tutte le città della Moscovia, sí per il sito, ch'è riputato che sia nel mezo della provincia, sí anche per la notabil commodità de' fiumi e per la frequenzia delle case e per la fama della fortissima rocca, conciosiach'ella si stenda appresso la riva del fiume Mosco per spazio di 5 miglia con un lungo tratto d'edificii. Le case universalmente sono di legno, compartite in sale, cucine e camere di gran capacità, né bruttamente fabricate né troppo basse, percioché dalla selva Ercinia sono portati travi di molta grandezza, co' quali, dolati a filo di sinopia e a contrario ordine tra loro ad angoli dritti congiunti e incastrati, fanno le parti di fuori delle case di maravigliosa fermezza, con poca spesa e con somma prestezza. Quasi tutte le case hanno orti privatamente, per piacere e diporto de' padroni e per servirsi degli erbaggi, onde il circuito della singolar città appar molto maggiore. Ciascuna contrada ha le sue chiese, ma nel piú bello e onorato loco è la chiesa consacrata alla Vergine Maria madre d'Iddio, con bella forma e grandezza fabricata già 60 anni da Aristotile bolognese, artefice di cose mirabili e architetto famoso. Al capo della città è un fiumicello nomato Neglina, che fa andar macine da formento, ed entrando nel fiume Mosco fa una penisola, nell'estremità della quale è una rocca con torri e bastioni di maravigliosa bellezza, fabricata per ingegno d'architetti italiani.
Nelle campagne vicine alla città si ritrova incredibil moltitudine di lepori e di capriuoli, i quali non è lecito di cacciare né con reti né con cani, se 'l principe di ciò non desse licenza a' suoi piú cari domestici overo ad ambasciadori forestieri per andare a piacere.
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