D'indi per boschi e per campestri solitudini s'arriva a Novogardia; da Novogardia a Riga, porto vicino al lito del mar della Sarmazia, è viaggio poco meno di cinquecento miglia: e questa contrada è riputata migliore di quella di sopra, percioché vi sono villaggi molto spessi, e havvi anco la città di Plescovia posta nella strada, ed è abbracciata da due fiumi. Da Riga, la quale è sottoposta al gran maestro de' cavallieri di Livonia, a Lubecca, porto dell'Alemagna nel golfo della penisola di Dacia, si contano poco piú di mille miglia, ma di navigazione pericolosa. Da Roma alla città di Moscovia si è trovato esservi la distanza di 2000 e 600 miglia, e andando anche per viaggio brevissimo, cioè per Ravenna, per Treviso, per le Alpi della Carinzia, per Villacco di Baviera, per Vienna d'Ungheria, e d'indi, passato il Danubio, per Olmuzio di Moravia sino in Cracovia, città regale di Polonia, sono mille e cento miglia. Da Cracovia a Vilna, capo della Lituania, 500, e altretante da essa a Smolenco, posta di là dal fiume Boristene, e da Smolenco alla città di Moscovia si contano seicento miglia. Ma il viaggio che è da Vilna per Smolenco a Moscovia, il verno, per rispetto delle nevi agghiacciate e del ghiaccio, sdruccioloso ma saldo per esser molto calpestato, nei carri spediti fassi con incredibile celerità; la state poi non si possono passar le campagne se non per difficile e faticoso cammino, percioché, mentre le nevi si cominciano a distruggere e dileguare per il continovo sole, elle diventano paludi e voragini fangose, delle quali non si possono districare né gli uomini né i cavalli, se con fatica quasi infinita non vi si distendono ponti di legno.
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