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      Di quegli uomini, i quali di lor propria volontà hanno rifiutato li mondani desiderii e si sono dati alla contemplazione delle cose divine e al servizio delle cose sacre, ve ne sono di due sorti, e ognuna d'esse abita ne' monasteri. Ma l'una è vagabonda e di vita piú libera e sciolta, sí come sono appresso di noi li frati di san Francesco e di san Dominico; e l'altra è di monaci piú santi, l'ordine de' quali fu instituito da san Basilio, e a loro non è lecito di metter il piè fuor della soglia della porta, ancora che fussero in estrema necessità, percioché, lontani dagli occhi de' secolari, con asprezza incredibile menano la lor vita nelle secrete celle, e fan sí che si crede che abbiano macerati i desiderii della carne e abbiano l'animo molto confermato nella religione.
      Tutto 'l popolo è solito quattro volte l'anno digiunare, e piú giorni di continovo, astenendosi di mangiar carne, uova e latte: primamente nella primavera, all'usanza della Chiesa romana, dopo 'l giorno delle Ceneri; dapoi anche, venuta la state, a onor di s. Pietro e di s. Paolo, e nel principio dell'autunno, quando si celebra la festa dell'Assonzione della Vergine Maria; e ultimamente avanti il verno, mentre s'annonzia l'avvento del Signore. Fra la settimana il mercordí non mangiano carne, e il venerdí lo fanno senza uova e senza latte, e il sabbato lo fanno con molta allegrezza, caricando la tavola d'ogni vivanda; ma, facendo altrimenti di quel che s'usa appresso noi, non osservano alcuna vigilia de' giorni di festa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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