Il detto re Basilio ha ordinato anche una banda di schioppettieri a cavallo, e nella fortezza della città di Moscovia si veggono molte artiglierie fatte da maestri italiani e poste sopra le lor rote.
Egli è solito mangiar publicamente, insieme con gli ambasciadori e baroni, con magnifico apparecchio e con grandissima umanità e piacevolezza, per la quale non si vien però ad abbassare in parte alcuna la maestà regale. E nella medesima sala dove si mangia, si vede in due credenziere distesa grandissima quantità di vasi d'argento dorati. Non usa tener banda alcuna di soldati nella sua corte per guardia della persona sua, fuor che la famiglia propria, né meno la tiene altrove. Le guardie son fatte dal popolo della città, il quale gli è molto fedele, e ogni contrada della città è serrata da porte e da cancelli, né è lecito andarsene la notte per la città inconsideratamente overo senza lume. Tutta la corte del re è fatta di signori e di soldati eletti, li quali, secondo il determinato tempo di mesi, sono mandati a chiamare da tutti i luoghi sottoposti al re per frequentare e nobilitar la corte, facendo scambievolmente l'ufficio d'accompagnarlo.
L'esercito veramente, quando sopravien loro la guerra o veramente la fanno publicar contra gli altri, si fa di soldati vecchi richiamati dalle stanze e di nuovi scelti nelle provincie, percioché in tutte le città coloro che sono soprastanti della guerra fanno far la mostra della gioventú, e quelli che sono atti gli scrivono a ruotolo de' soldati, a' quali al tempo della pace è dato dalle camere delle provincie un certo ma picciolo stipendio.
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Basilio Moscovia
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