Coloro veramente che sono soldati non pagano dazii e sono superiori agli altri della terra, e per il favore del re possono assai in tutte le cose, percioché, mentre si fa guerra, il luogo onorato si dà alla vera virtú: e per instituto singolare e molto giovevole, in ogni amministrazione di qualunque cosa, ciascuno, secondo che si vedono esser le operazioni sue, conseguisce condizione o di premio perpetuo o di biasimo sempiterno.
Il fine della narrazione di Paolo Iovio delle cose della Moscovia.
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Commentari della Moscovia e della Russia, composti gia` latinamente per il signor Sigismondo libero barone in Herberstain, Neiperg e Guettenhag, tradotti di latino in lingua nostra volgare italiana.
Al serenissimo principe e signore, il signor Ferdinando, re delli Romani, de l'Ongheria e di Boemia, infante di Spagna, arciduca d'Austria, duca della Burgundia e di Wirtembergo, e di molte provincie duca, marchese, conte e signore.
Li Romani, qualunque volta i loro ambasciadori alle nazioni esterne e per la molta lontananza men conosciute mandavano, questa commissione e ricordo davano loro, che, mentre appresso di quelle l'ufficio della legazione facessero, i costumi, gli ordini, i decreti e tutto il modo del vivere di quella gente accuratamente scrivere dovessero; il che in processo di tempo a tanto pregio e istimazione divenne che, renunciata la loro ambascieria, tali commentarii a beneficio e amaestramento delli posteri loro nel tempio di Saturno erano fidelmente riposti e consegnati.
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