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      Ma in questo mezo il detto Wolodimero, mandando alcuni ambasciatori al Rochwolochdam, principe di Plescovia, richiese Rocchmida, sua figliuola, per moglie (percioché anco lui dalli Waregi a quel luogo era andato): ma di ciò non successe l'effetto, percioché la figliuola non volse congiongersi in matrimonio con Wolodimero, sapendo quello essere bastardo, ma voleva Yeropolcho, l'altro fratello, per marito, pensandosi quello presto doverla per moglie richiedere. Wolodimero, vedendosi aver avuta la repulsa delle nozze, tutto di ciò sdegnato mosse guerra a Rochwolochde, di modo che alla fine con due figliuoli l'occise, e la sua figliuola Rocchmida da lui tanto bramata tolse per moglie. Dopo questo fatto, Wolodimero andossene alla volta di Chiowia contra il fratello; ma Yeropolcho, non avendo ardimento di venire alle mani con lui, serrossi dentro in Chiowia. Wolodimero vi pose l'assedio, ma, mentre quella oppugnava, occultamente mandò un suo messo fedele a parlare ad un Blud, cordialissimo consigliero di Yeropolcho, richiedendolo di volere da lui il modo e la via di poter ammazzare il fratello. Blud, conosciuto la dimanda di Wolodimero, gli promette di voler occidere il suo signore, e tra questo mezo confortollo che attendesse ad espugnare il castello. Or, volendo Blud tradire il suo signore, ammonisce Yeropolcho che non resti piú nel castello, o ver fortezza, percioché già molti soldati di Wolodimero s'erano da lui ribellati. Yeropolcho, dando fede al suo consigliero, fuggí fuori dalla fortezza alla volta di Roden, alla bocca di Iursa, dove egli pensava di poter essere sicuro dalle mani del fratello.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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