Wolodimero, pigliata Chiowia, transferí l'esercito suo a Roden, e ivi con grave e molesto assedio Yeropolcho preme e disturba: e cosí, per la longa fame e disagio afflitti e consumati quelli di Yeropolcho, Blud consigliero lo consigliò a far la pace con il suo fratello, piú potente e piú forte di lui, e nondimeno, tra questo mezo, il falso e traditore Blud fa intendere a Wolodimero che è per dargli il fratello nelle mani. Yeropolcho, seguitato il consiglio di Blud, all'arbitrio e potestà del fratello si commette, spontaneamente offerendogli che di quel tutto di bene che per sua grazia gli concedesse resterebbe contento al tutto, il che a Wolodimero niente dispiacque. Poi Blud esorta il signore che alla volta di Wolodimero ne gisse; ma dall'altra parte Werasco, l'altro consigliero di Yeropolcho, totalmente lo disconfortò. Nondimeno Yeropolcho, disprezzato il consiglio di costui, volontariamente alla volta del fratello andossene, ma, mentre egli per la porta v'entra per ritrovare il fratello, da due uomini delli Waregii miseramente fu occiso; e mentre tal fatto scelerato e tristo si faceva, Wolodimero, carnefice del fratello, da una torre eminente era del tutto crudele e impio spettatore, e oltra ciò, per maggior dispregio, la moglie ancora del morto fratello, di nazione greca, violò e maculò; la quale similmente da esso Yeropolcho, prima che la prendesse per moglie, mentre che era monaca era stata violata e fatta gravida.
Questo Wolodimero molti idoli in Chiowia ordinò, e il primo idolo di quelli era detto Perum, con il capo d'argento, e gli altri erano di legno; altri Uslad, Corsa, Daswa, Striba, Simaergla, Macosch erano chiamati, e a questi soleva sacrificare, i quali prima erano chiamati Cumeri.
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