Questo principe ebbe piú donne per moglie: di Rochmida ebbe tre maschi, cioè Isoslato, Ieroslao, Serwoldo, e due figliuole; della donna greca n'ebbe un figliuolo chiamato Swetopolcho; della boema, Saslao, e di un'altra boema, Swatoslao e Stanislao; e d'una bulgara, Boris e Chleb. Oltra di questo aveva Wolodimero in Alto Castro trecento concubine, in Bidgrado altretante, e in Berestowo Selwi ducento. Finalmente, essendo costui senza impedimento alcuno fattosi monarca di tutta la Russia, molti ambasciatori da diversi luoghi mandati ne venivano a lui, confortandolo che egli si dovesse accostare alle sette loro, laonde, vedendo egli la varietà di tante sette, mandò li suoi ambasciatori in diverse parti, li quali diligentemente ricercassero le condizioni, i costumi e ordini di ciascuna setta. Finalmente, avendo molte cose vedute e al re refferite, egli la fede cristiana secondo l'usanza greca a tutte l'altre fedi e sette del mondo preferí, e quella elesse. Onde, per tal causa mosso, mandò li suoi ambasciadori da Costantinopoli agl'imperatori Basilio e Costantino, offerendogli che quando essi gli dessero per moglie Anna, sorella, che egli insieme con tutti gli altri del suo imperio pigliarebbe la fede di Cristo, e oltre ciò che restituerebbe loro Corsune e tutte l'altre cose le quali possedesse della Grecia; il che agli orecchi delli imperatori pervenuto, amendue volentieri acconsentirono, e cosí, di comune volere, ordinorono che ciascuna parte a Corsune dovesse venire. Dove pervenuti tutti, il prefato Wolodimero onorevolmente fu battezzato, e, mutatogli il nome di Wolodimero, il nome di Basilio gli imposero.
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