Giovanni primogenito morí e lasciò un figliuolo, chiamato Demetrio, il quale l'avo suo in luogo del morto padre lo pose, e, secondo l'usanza del luogo, della monarchia l'investí. Sofia, la seconda moglie, persona astutissima, persuase al duca suo marito che privasse della monarchia Demetrio, suo nepote, e che in luogo di quello vi ponesse Gabriello: il che il duca, per parole della donna, fece volentieri, e non solamente di ciò la contentò, ma eziandio comandò che fosse in prigione ritenuto. Ma finalmente venendo a morte, inanti che morisse fece condurre inanti di sé l'incarcerato Demetrio, e vedutolo li disse: «Caro il mio nipote, veramente io confesso che ho peccato verso Iddio e te stesso privandoti del regno, affliggendoti nella prigione e privandoti della giusta e meritevole eredità; e però dell'ingiuria che io ti ho fatta perdonami, ti prego: vattene libero e sicuro, e il tuo usa a tuo piacere». Demetrio, per la orazione dell'avo mosso, facilmente tal colpa gli perdonò; nondimeno esso Demetrio di nuovo, per comandamento di Gabriello suo zio, fu preso e posto in prigione, dove alcuni pensano che da fame o freddo, altri che da fumo morisse.
Gabriello, vivendo esso Demetrio, al governo dello stato s'intermise, e poi, morto Demetrio, il principato ottenne, senza però essere augurato, mutando il nome di Gabriello in Basilio. Ebbe Giovanni una figliuola di Sofia, chiamata Elena, la quale diede per moglie al granduca Alessandro, duca della Litwania, il quale dapoi fu fatto re della Polonia, di modo che li Lituani, per tal matrimonio, pensavano le gravissime discordie de l'uno e l'altro principe doversi totalmente annichilare: ma a me pare che di là siano nate maggiori e piú crudeli.
| |
Demetrio Demetrio Gabriello Demetrio Iddio Demetrio Gabriello Demetrio Demetrio Gabriello Basilio Giovanni Sofia Elena Alessandro Litwania Polonia Lituani
|