Dapoi le squadre de' soldati s'affrontorono insieme, e una guerra crudele e atroce vi nacque: intra questo mezo, mentre da una parte e l'altra con grandissimo ardore d'animo si combatteva, l'esercito delli Ruteni, qual era posto per soccorso degli altri in luogo secreto, con poca saputa però di molti altri Ruteni, all'improviso da certa banda contra nimici levossi, per il che i Litwani, da paura percossi, mancorono d'animo e forze, e l'imperatore dell'esercito, chiamato Costantino, con molti altri nobili soldati fu preso, e gl'altri similmente per tal cosa sbigottiti diedero alli nimici gli steccati, gli alloggiamenti, se stessi e le fortezze di Dordobusch, Toropecz e di Biela.
L'esercito poi il quale era stato mandato alla volta del mezogiorno, del quale era capo Machmethemin tartaro, re di Casano, fece prigione il luogotenente della città di Brensko (il quale in lingua volgare chiamano waivoda) e pigliò la città detta Brensko. Dapoi, similmente, li due germani fratelli zii di Basilio, uno chiamato Staradub e l'altro Semeczitz, possessori d'una gran parte della provincia di Sewera, nondimeno a' duchi della Litwania ubidienti, sotto l'imperio de' Moscoviti si diedero. Cosí, in un solo conflitto e in un anno medesimo, l'esercito moscovito quelle cose avea acquistato le quali Witoldo granduca della Litwania in molti anni con grandissime fatiche aveva ottenuto.
Veramente il Moscovito molto crudelmente trattò li presi Litwani, tenendogli in prigione e incatenati e dissipati molto; nondimeno il lor duca over re trattò con il duca Costantino che, lasciato il suo nativo patrone, a sé solo fedelmente servisse.
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