Finite le letanie, il metropolitano ora dicendo: «O sanctissima Domina virgo, Dei genitrix», e dapoi quest'orazione il metropolitano e li magni duchi seggono, e un sacerdote o ver diacono dimostra il luogo nel quale è consueto a leggersi il santo Evangelio, e con alta voce dice: «Molti anni siano al granduca Giovanni, al buono, fidele, diletto di Cristo, al Dio eletto e al Dio d'esser onorato, al granduca Giovanni di Basilio di Wolodimeria, di Nowogardia e di tutta la Russia monarca per molti anni».
Dapoi, li sacerdoti avanti l'altare cantano: «Al granduca molti anni»; quel medesimo nel destro e sinistro coro i diaconi cantano, «Per molti anni». Finalmente di nuovo il diacono con alta voce dice: «Molt'anni al granduca Demetrio, buono, fidele, diletto di Cristo, il Dio eletto e da essere onorato, al granduca Demetrio di Giovanni, di Wolodimeria, di Nowogardia e di tutta la Russia per molti anni». Similmente li sacerdoti appresso l'altare, e in uno e l'altro coro, intonano: «Molti anni sian a Demetrio». Le quali tutte cose compite, il metropolitano, l'arcivescovo, li vescovi, e tutta la congregazione de' chierici, ordinatamente, s'appressano alli granduchi e quelli salutano, e dapoi ne vengono li figliuoli del granduca, li quali, riverentemente inchinandosi, il granduca salutano.
Le instituzioni del granduca già consecrato.
Simone metropolitano disse: «Signore e figliuolo granduca Demetrio, per divino volere il tuo avolo granduca ti ha fatta la grazia, ti ha benedetto col granducato: e però tu, signore e figliuolo, abbi sempre il timore d'Iddio nel cuore, ama la iustizia e il iusto iudicio, ubidisci al tuo avolo il granduca, abbi cura con tutto il cuore di tutti li fideli.
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