. Considera quello che io dico: non disse
il Signore, pigliando l'azzima", ma il pane, percioché in quel tempo non erano azzimi, né la Pasqua si faceva, né allora il Signore mangiava la Pasqua de' giudei, accioché desse l'azzima agli apostoli, onde per questo è cosa probabile che la Pasqua delli giudei è fatta stando, e mangiasi; il che non è fatto nella cena di Cristo, come dice la Scrittura: "Sedendo con li dodici discepoli", e questo ancora: "Il discepolo si riposò sopra il petto di quello nella cena". Imperoché quello che egli disse: "Con desiderio ho desiderato di mangiare con esso voi la Pasqua", non intende della Pasqua delli giudei, la quale per avanti sempre mangiava con quelli; né manco quando dice "Fate questo in mia commemorazione" la facoltà di fare gl'impone come fosse la Pasqua delli giudei. Similmente non dà a quelli l'azzima, ma il pane, quando dice: "Eccovi il pane il quale io vi do", e a Giuda: "A quello che io darò il pane, tingendo nel cattino, egli è quello che mi dee tradire". Ma se voi dicete cotesta ragione: noi celebriamo negli azzimi perché non v'è alcuna terrestreità overo commistione nella cose divine, perché vi sete voi smenticati della divinità, e seguitato il costume delli giudei, camminando nell'eresia d'esso Giuliano, di Maumetto, Apollinare laodicense e di Paulo Sirio samosatiense, di Eutichio e di Diasterio e degli altri, li quali nel sesto sinodo erano eretici sceleratissimi e di spirito diabolico ripieni?
Il sesto errore, finalmente, è dello Spirito Santo: imperoché in che modo dicete voi: "Io credo in Dio Padre e nel Figliuolo e nel Spirito Santo, il quale procede dal Padre e dal Figliuolo"? Certamente è cosa stupenda e orribile a dire che avete ardimento di pervertire la fede cristiana, conciosiaché dal principio, per tutto 'l mondo, in tutte le chiese de' cristiani, fermamente si canta: "Credo in Spiritum Sanctum et Dominum vivificantem et a Patre procedentem, qui cum Patre et Filio simul adoratur et glorificatur". Per qual cagione voi non dicete sí come dicono tutti gli altri cristiani, ma vi ponete aggionte e adducete nuova dottrina, ancor che Paulo apostolo dice: "S'alcuno annuncierà a voi fuora di quelle cose le quali avemo detto a voi, anathema sit "? Iddio voglia che voi non incorriate in cotesta maledizione, percioché è difficile e orrendo a permutare e pervertire la Scrittura santa di Dio, per li santi uomini composta.
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