Non sapete quanto questo sia grandissimo errore, percioché voi adducete due virtú, due volontà e due principii del Spirito Santo, levando e poca stima facendo dell'onore di quello, e all'eresia machidonia sete conformi: il che prego non sia. Io prego, e m'inchino alli santi piedi tuoi, che da simili errori, quali sono infra voi, e specialmente degli azzimi, si cessi totalmente.
Oltra di questo, io volevo scrivervi qualche cosa degli animali immondi e suffocati, e delli monachi che mangiano carne, ma di queste cose un'altra volta (se piacerà al Signore) ne scriverò; ma parcamente, per la gran carità, ti ho scritto quello che ho scritto. Ma se quelle cose che si fanno siano da esser fatte, ricerca le Scritture, e ritroverai la verità. Io ti prego, signore, che tu scriva al signor nostro patriarca di Costantinopoli e alli santi metropolitani, li quali hanno in sé il verbo della vita, e come lumi luceno e risplendono nel mondo, percioché potrà succedere che 'l magno Iddio, per il mezo loro, sopra gli errori di questa sorte emendi e facci provisione. Dapoi, se ti parerà, tu potrai scrivere a me, che sono il minimo fra tutti gli altri.
Io metropolita della Russia ti saluto, insieme con tutti gli altri chierici e laici, quali ti sono sottoposti: ti salutano similmente con esso meco li santi vescovi, li monachi, e li re, uomini grandi. La carità del Spirito Santo sia sempre teco e con tutti gli altri tuoi, amen».
Seguono li canoni d'un certo Giovanni metropolitano, il quale è detto il profeta; li quali, in quel modo che ho potuto, ho voluto qui aggiungere.
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