Fuori del tempo del digiuno, nel giorno del sabbato mangiano carne, e nel mercordí da quella s'astengono.
Li dottori che loro seguitano sono questi: Basilio Magno, Gregorio e Giovanni Grisostomo, il quale chiamano slatausta, cioè bocca d'oro. Non hanno predicatori, ma pensano esser bastevole l'essere stato presente alli divini ufficii e aver udito le parole dell'Evangelio, dell'Epistole e degli altri dottori, li quali il sacerdote recita nella lingua loro volgare; e credono di fuggire molte eresie, le quali il piú delle volte dalle prediche nascono e derivano. Nel giorno della dominica annunciano le feste della settimana, e recitano la pubblica confessione; e finalmente, quel tutto ch'essi vedono il lor principe credere, quello statuiscono esser retto e buono e da tutti dover essere seguitato e osservato.
Essendo in Moscovia, intendessimo il patriarca di Costantinopoli, a richiesta del duca di Moscovia, aver mandato già un certo monaco, chiamato Massimiliano, accioché tutti li libri, canoni e tutti li statuti alla fede pertinenti con retto giudicio in ordine reducesse.
Il che avendo fatto, e molti gravissimi errori castigati ed emendati, in presenza del principe disse quella persona essere scismatica la quale il romano o vero il greco rito non seguitasse. Il che detto, non molto doppo (quantunque il principe gli volesse grandissimo bene) dicesi che sparí, ed è opinione di molti che fosse annegato. Era già il terzo anno, quando noi eravamo in Moscovia, che si diceva un certo Marco greco, mercante di Capha, questo medesimo aver detto, e per questo esser stato preso, e benché l'ambasciatore turchesco con preghiere grandissime pregasse per lui, nondimeno esser fatto morire.
| |
Basilio Magno Gregorio Giovanni Grisostomo Evangelio Epistole Moscovia Costantinopoli Moscovia Massimiliano Moscovia Marco Capha
|