Georgio greco, cognominato il Picciolo, tesoriero, cancelliero e supremo consigliero del principe, perché quella medesima causa favoreggiava e difendeva, subito da tutti gli ufficii fu remosso, e dalla grazia del principe cadde. Ma conciosiaché 'l principe non potesse in alcun modo esser privo dell'opra di sí fatto uomo, di nuovo nella sua grazia fu ricevuto, ma ebbe diverso carico. Fu uomo di singolare dottrina, e di sperienza di molte cose ornato, il quale con la madre del principe era venuto in Moscovia. Costui era dal principe avuto in tanta venerazione che, avendolo una volta il principe chiamato avanti di sé ed essendo infermo, commandò ad alcuni delli suoi primi consiglieri che con la lettica nella abitazione d'esso lo portassero; ma, essendo nella corte pervenuto, ricusò d'essere portato per sí alte scale, e cosí, uscito della lettica, a poco a poco egli medesimo avanti il principe se n'andò. Il che il principe avendo a sdegno, comandò che fosse posto nella lettica e portato al suo conspetto, e cosí, communicati con quello li suoi consigli e finiti li lor negozii, comandò che fosse nella lettica reportato a casa, e volse che per l'avvenire in quel modo fosse sempre portato.
La principal cura delli religiosi è che tutte le sorti d'uomini alla fede loro conducano. Li monachi eremiti già buona parte delli idolatri, con la predicazione del verbo d'Iddio, alla fede di Cristo hanno tirato; vanno eziandio alcuna volta in diversi paesi verso il settentrione e l'oriente, con grandissime fatiche, con fame e grandissimo pericolo della vita: né sperano di riportarne altra commodità, ma solamente hanno riguardo di fare cosa grata al magno Iddio, e, pur che possano l'anime di molti, in diversi errori condotte, nella via retta e buona rivocare e a Cristo salvator nostro guadagnare, alcuna volta alla propria morte espongono la vita loro.
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