È ancora in Moscovia un famoso monastero della Santa Trinità, il quale è distante dalla città principale, verso occidente, per dodici miglia tedeschi. Ivi è sepelito san Sergio, il quale dimostra molti miracoli, e con mirabile concorso e pietà di gente e di popoli è celebrato. A questo monastero sovente va il principe, ma la gente minuta ogn'anno a certi giorni là concorre, e con liberalità del monastero è nutrita. Dicono essere in tal luogo un certo vaso di rame stagnato, nel quale cibi ed erbe vi si cuocono, onde, o pochi o molti che vi vadano, sempre nondimeno tanto di cibo vi rimane che la famiglia di quel monastero si può saziare, di modo che né mai manca, né mai ve n'avanza, etc.
Delle decime.
Wolodimero, nell'anno 6496, venuto al vivo fonte del santo battesimo, ordinò, insieme con Leone metropolitano, che si dovessero dare le decime di tutte le cose umane a beneficio de' poveri, di pupilli, degl'infermi, di vecchi, de' forestieri, de' prigioni e di quelli che non hanno il modo di sepelirsi, e di quelli ch'avessero gran famiglia, e di quelli che sono stati ruinati dal fuoco, e finalmente per sostegno della necessità di tutti li miseri, per li monasterii e per le chiese de' poveri, e principalmente per refrigerio e de' morti e de' vivi. Similmente, il prefato Wolodimero sottopose alla potestà e giurisdizione spirituale tutti gl'abbati, li preti, diaconi e tutto lo stato di chierici, monachi, le monache e altre pizzocchere, le quali in lor linguaggio proscurnice chiamano. Similmente ha sottoposte le moglie, i figliuoli delli sacerdoti, li medici, le vedove, le ostetrici o ver comari, e quelli li quali da qualche santo hanno ricevuto miracoli, e quelli che fossero stati liberati per la salute di qualche anima, e finalmente ciascuno delli ministri delli monasteri, ospitali, e quelli che le veste di monaci finiscono.
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