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      E però tutto l'odio, discordia e rissa che fra le dette persone nasce, il vescovo, come giudice competente, può giudicare: ma, se fra li laici e questi qualche controversia nascesse, per giudicio commune debbe essere determinata.
      Le proscenice sono quelle donne le quali non partoriscono piú, e non hanno piú il suo fiore, e sono quelle che cuocono il pane per fare il sacrificio, il qual pane proscura chiamano.
      Li vescovi, tanto fra li knesi quanto fra' gentiluomini e fra tutti i secolari che tengono concubine, debbono ordinare il divorzio. Similmente, alla giurisdizione sua appartiene quando la moglie non è ubidiente al marito, s'alcuno fosse ritrovato in adulterio, o vero fornicazione, se avesse tolta per moglie una che fosse sua consanguinea, e quando il marito qualche gran male contra la moglie si sforzasse di fare; similmente, gl'indovinatori, gl'incantatori, i veneni, le dispute per causa dell'eresia, o ver fornicazione, prese; o vero se 'l figliuolo acerbamente avesse ripreso e offeso il padre e la madre e parimente le sorelle. Oltra di questo, li sodomiti, i sacrilegi, gli spogliatori de' morti, e quelli che per far incantamento hanno tolto alcuna cosa delle imagini de' santi, o ver della statua della croce; quelli che cane, uccello, vero altro animale immondo hanno condotto nella chiesa sacra d'Iddio, o vero hanno mangiato. Oltra di questo, debbono ancora li vescovi ordinare e statuire tutti li pesi e misure delle cose umane; ma nessuno si maravigli se le predette cose si ritrovano diverse e contrarie da cotesti canoni e ordini fatti, percioché non sono tanto per vecchiezza mutate, quanto per ingordigia di danari corrotte e guaste.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Iddio