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      Io avevo pregato un certo consigliero del principe che in comprare certe pelli del paese mi volesse prestare aiuto, che io non fossi ingannato. Costui, sí come facilmente l'opra sua m'aveva promesso, cosí di nuovo per longo tempo mi menò alla longa, volendomi vendere in tutto alcune sue pelli. Oltra di questo, altri mercanti ne venivano a lui, promettendogli premii se con bon prezio egli vendesse a me le merci loro, percioché è questa consuetudine di mercatanti, che nel comprare e nel vendere si pongono di mezo, e l'una e l'altra parte, ricevuti secretamente li presenti, l'opra sua fidele e pura gli promettono.
      È una grande e murata casa, non molto lontana dalla rocca, la corte delli signori mercatanti chiamata, nella quale abitano li mercanti e ivi le merci loro ripongono: dove il pevere, il zafrano, panni di seta e altre sorti di merci per molto minor prezzo di quello che si fa in Germania si vendono. Ma questo è per la permutazione delle cose, percioché, mentre li Moscoviti le lor pelli, per vil prezzo comprate, molto piú stimano, cosí all'incontro li forestieri, con l'esempio di quelli, le lor merci, con poco prezzo comprate, gli mettono avanti, e piú care le dicono: per il che succede che amendue le parti, fatta la permutazione delle cose equale, con mediocre prezzo, senza guadagno possono vendere le robbe loro, e specialmente quelle le quali hanno ricevute in scambio e baratto delle pelli.
      È gran differenzia delle pelle, percioché la negrezza delli zibellini, la longhezza e la spessezza delli peli dimostrano la bontà loro; similmente, s'al tempo debito e convenevole son stati presi, il che ne l'altre pelli parimente s'osserva, sono di maggior valuta e prezzo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Germania Moscoviti